Per ora è solo una brusca frenata, ma rischia di diventare uno stop - visti i tempi tecnici e la situazione politica - il rinvio al 14 ottobre della discussione in aula del ddl di riforma dell'università. Lo slittamento è stato deciso oggi dalla Conferenza dei capigruppo dopo l'appello rivolto ieri dal presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini, al presidente della Camera, Gianfranco Fini, affinchè il dibattito sul provvedimento non venisse strozzato (i tempi inizialmente previsti, infatti, erano strettissimi: entro oggi la consegna degli emendamenti e ddl in aula il 4 ottobre).
La partita interessa 25.683 ricercatori a tempo indeterminato, che per effetto del Ddl Gelmini rischiano di rimanere incastrati a vita in questo ruolo. Circa 10mila sono in protesta e hanno rifiutato di fare lezione, determinando di fatto lo slittamento delle attività didattiche in più di 40 atenei. Gli ultimi in ordine di tempo a rinviare le lezioni sono stati Bari e l'università della Basilicata.
Ma il ddl avrebbe effetti devastanti anche sugli studenti considerando che questa riforma e la legge 133 del 2008 sancirebbero la liquidazione degli Atenei Italiani.
Il rinvio della discussione alla camera e la condizione attuale della maggioranza sanciranno l'estinzione del ddl 1905 della ministra Gelmini???
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